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Surgelati

Si fa presto a dire Dieta Mediterranea, per celebrare prodotti indigeni di un’area geografica, e soprattutto una ritualità che dovrebbe rispettare la tradizione e quindi un uso ‘antico’ per creare i presupposti di una corretta interpretazione, sia logistica, sia dal punto di vista del soddisfacimento sensoriale del  soggetto che poi deve mangiare, degustando l’elaborato cucinario. Ma non è sempre così. L’Italia, in questo caso, o meglio i consumatori italiani fruitori di proposte in tavola, in casa e fuori casa, sono stati ‘conquistati’ a vari livelli di condizionamento, non certo dalla cultura del profondo meridione europeo ma dalla civilissima cultura nordica del ‘nuovo modo di intendere le disponibilità di alimenti, e materie prime in generale’ che servono come base per la preparazione del cibo che deve essere poi la razione quotidiana per il soddisfacimento dei variegati appetiti di tutti. In una parola, i consumatori italiani si trovano, non sulla sponda opposta delle cultura che li ha formati  geneticamente, ma a cavallo tra la cultura latina e quella nordica, intesa non come Nord Italia ma nord europeo. Insomma il modernismo ha portato in casa e nel retro dei ristoranti, di qualunque classe,  frigoriferi, congelatori, e ogni atro dispositivo tecnologico che permette di garantire nel tempo la qualità degli alimenti, Non avendo l’orto ‘sotto casa’, una famiglia o il ristoratore, devono servirsi di potenti mezzi che surgelino o mantengano refrigerati, per tempi diversi, la materia prime di base o i ‘piatti pronti’ per essere consumati. È questa la grande rivoluzione della civiltà nordamericana che poco a poco sta conquistando il mondo. In questa sezione affronteremo i problemi e opportunità delle macchine e degli alimenti da trattare.